Partito di Alternativa Comunista

Il mondo cambi direzione

Il mondo cambi direzione


di Anna Lisa Minutillo (*)

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa riflessione di Anna Lisa Minutillo, operaia attiva nella lotta della Jabil (di Cassina de' Pecchi).

 

 

Anche stamani la sveglia suona presto e fra pensieri stropicciati e quel poco di sole che cerca di fare capolino si parte con destinazione Regione Lombardia.

Che nome altisonante,che struttura maestosa, nuova luccicante con tutti queste vetrate che fanno bella mostra di se.

Oggi è un giorno importante attendiamo risposte che quasi sicuramente non arriveranno perché a quanto pare pensare a come fare per risolvere i problemi a persone che hanno bisogno di continuare a lavorare richiede uno sforzo enorme che menti così eccelse non sono in grado di fare.

Loro ci osservano dall’alto e per loro siamo delle piccole “nullità” che fanno tanto rumore,troppo per i loro padiglioni auricolari ed a queste cose proprio non sono abituati.

Di certo richiede meno tempo pensare a come aumentare i tagli, a come aumentare le tasse facendoci vivere in una città blindata oltre che dai divieti di sosta ,dalle numerose forze dell’ordine che intralciano il nostro cammino.

Richiede meno tempo sicuramente pensare a come spendere i soldi dei contribuenti, a quela festino dedicarsi dato che siamo in zona week-end, ed anche a quale fanciulla degnerà loro di compagnia particolare.

Abbiamo il problema del lavoro ,dell’occupazione che preoccupa tutti tranne loro, siamo diventati cittadini di serie “B” per qualcuno ma siamo le stesse persone che non riescono a stare ferme a guardare e quindi un po’ di compagnia agli studenti che oggi hanno insegnato molto alle generazioni precedenti dobbiamo farla.

Li raggiungiamo e veniamo accolti da urla di gioia e li respiriamo un’aria splendida anche noi.

Siamo circondati da belle faccie giovani e decise, siamo circondati da studenti e da collettivi primo fra questi il collettivo LAMBRETTA .

Ci sono musica e slogan, ci sono voci piene di vigore che si sollevano verso il cielo, ci sono striscioni colorati e c'è soprattutto la voglia di dare una “svegliata” a chi remissivivo riesce solo a subire tutta questa tristezza di cui ci stanno circondando.

Iniziamo a camminare, c'è il tempo per qualche battuta e poi all’improvviso come sempre ci si ritrova accerchiati da chi con scudi, caschi, manganelli vuole mettere a tacere questa ventata di freschezza perché probabilmente non conosce modo migliore per scaricare la delusione per uno Stato che non ci rappresenta assolutamente, uno Stato che fino a che darà l’esempio che i più forti sono i truffatori non otterrà nulla dalle persone.

Se ci bloccano il futuro gli blocchiamo le città, questa frase riecheggia nel più totale caos ed arriva veloce e diretta contenendo in se tutta la voglia di non arrendersi ad un sistema coercitivo che nulla ha a che fare con una vita che valga la pena di essere vissuta.

Mi piacerebbe vedere i figli di chi picchia minorenni se oggi si sono ritrovati per mano, (anzi no),per manganello di un amico di papà picchiati,aggrediti,trascinati.

Mi piacerebbe vedere cosa stasera racconteranno a cena ai loro figli,come giustificheranno le loro azioni,che risposte daranno a chi come questi ragazzi di stamani stava solo cercando di far capire che non va bene continuare a tagliare, che non va bene far trascorrere anni sui libri quando non vi sono prospettive future di impiego.

Ancora una volta mi ritrovo a rivivere queste immagini di violenza gratuita e provo vergogna perché i ragazzi sono la nostra speranza per il futuro, perché l’eredità che gli stiamo lasciando non è degna di essere considerata tale.

L’aria è davvero tesa stamani,le persone sono stanche di cercare uno stimolo per continuare ad essere oneste.

Continuo a scattare foto non rendendomi nemmeno conto che non so più bene nemmeno io dove sto andando.

Voglio fermare queste immagini per le quali si deve provare davvero un moto di sdegno ,mi auguro che chi le guarderà si deciderà a scendere in piazza per dare supporto ai loro figli, per unire la loro voce più sedata a quella vigorosa e forte di chi ha ancora qualcosa da dire.

Devo abbandonare questo percorso perché come vi avevo detto all’inizio di questo racconto oggi attendiamo risposte dalla Regione Lombardia,oggi ci devono dimostrare di tenere fede alla parola data il 23 Luglio scorso.

Attendiamo questo tavolo istituzionale dalla fine di agosto e ad oggi nessuno sa quando e se ci sarà.

Anche noi diamo fiato ai nostri fischietti, abbiamo i nostri striscioni e cerchiamo da un anno e mezzo ormai di far sentire la nostra voce.

Anche noi attendiamo una manifestazione di onestà nei nostri confronti, dato che la promessa è stata firmata e verbalizzata quando è stata fatta.

Anche noi iniziamo ad essere impazienti,siamo disgustati da queste sfilate di donne ben vestite che ci guardano come se fossimo mendicanti.

Alziamo la voce,urliamo il nostro sdegno, ed intanto trascorrono le ore.

La delegazione che è salita e sta prendendo parte all’incontro non è ancora scesa ed il cielo sta anche piangendo le sue lacrime di delusione con goccie di pioggia che lavano i nostri pensieri.

Si aprono le porte ,attraverso i vetri distinguiamo le persone che stavamo attendendo e basta un’attimo, basta incontrare i loro sguardi per comprendere che…per l’ennesima volta tornremo a casa senza una risposta certa perché ci sarà un altro incontro e noi saremo ancora abbandonati da queste istituzioni che tanto fanno per il bene dei loro cittadini.

Non ci arrendiamo comunque,anche dopo questa risposta non risposta sappiamo che le nostre domande sono domande davvero e che fino a che non troveranno il giusto ascolto continueranno a svolazzare per il cielo di Milano.

Non abbiamo la preoccupazione di andare ingiro per negozi ad approfittare dei saldi che partono prima del tempo nel milanese, la notizia ha riempito anche il tg nazionale, già questa si che è una notizia!

Niente riuscirà a farci perdere i sogni e la voglia di vederli realizzare niente.

Non c’è più nemmeno la paura delle manganellate ,non c’è più nemmeno la paura di restare da soli perché soli non lo saremo mai.

Abbiamo dalla nostra parte l’esempio e la partecipazione di chi essendo giovane ha ancora voglia di urlare la sua rabbia alla luna e non dobbiamo buttare via questa grande opportunità.

Il mondo non può e non deve continuare ad andare in questa direzione, non vogliamo fantocci arrendevoli e corrotti a ricoprire incarichi che non meritano, non vogliamo sguardi senza espressione a rappresentare l’entusiasmo che ancora intatto conserviamo, non vogliamo che si creda che siamo ciechi difronte ad uno Stato che se ha bisogno di usare la violenza per essere ascoltato e ci comunica di aver fallito, vogliamo e continueremo di sicuro ad essere ed a restare noi stessi.

La delusione di un secondo ha lasciato il posto alla gioia di essere vivi e di non lasciarsi vivere.

Svegliatevi e tirate su la testa perché il mondo è nelle nostre mani se lo vogliamo e un incontro rimandato ci fa capire chi è più forte, non di certo chi dovrebbe insegnare la disponibilità e si riduce come sempre ad una sparuta fuga.

 

 

Iscrizione Newsletter

Iscrizione Newsletter

Compila il modulo per iscriverti alla nostra newsletter - I campi contrassegnati da sono obbligatori.


Il campo per collaborare col partito è opzionale

 

Campagne ed Iniziative





campagna

tesseramento 2024

 






Il libro sulla lotta in Alitalia

 




16 marzo

Milano

 


21 febbraio: zoom nazionale

 

 


4 febbraio

Bari


 

21 gennaio

formazione

 


31 dicembre

Bari


giovedì 21 dicembre

modena


domenica 17 dicembre

Cremona

 

 
 
 

 
4 dicembre
 
 

 
 16 ottobre ore 20.45
 
 

Cremona

sabato 14 ottobre ore 1530

 
 
 1-8-15 ottobre
 
 

 
festa in baracca
Cremona
 

 
martedì 27 giugno
zoom Milano
 
 
 

 
 
17 maggio
zoom nazionale su Marx
 
 
 

 

 

Lega Internazionale dei Lavoratori - Quarta Internazionale

NEWS Progetto Comunista n 131

NEWS Trotskismo Oggi n 22

Ultimi Video

tv del pdac