Partito di Alternativa Comunista

Dichiarazione per il Primo maggio

Dichiarazione per il Primo maggio

 

 

Lit Quarta Internazionale

 

 

La classe operaia deve affrontare sfide importanti in tutto il mondo. Guerre imperialiste, disoccupazione, carestia, attacchi neoliberalisti ai diritti del lavoro, alla salute e all'istruzione, oppressione sessista, razzista, omobitransfobica e xenofoba, oltre alla distruzione dell'ambiente.
Richiamiamo l'attenzione sul genocidio in corso in Palestina. Oltre alle migliaia di palestinesi uccisi o feriti a Gaza (per lo più donne e bambini), oltre alle abitazioni, alle scuole e agli ospedali distrutti, ci sono pogrom condotti dall'esercito israeliano e dai coloni sionisti contro i palestinesi in Cisgiordania, con centinaia di morti e migliaia di imprigionati.
Questo genocidio è portato avanti dallo Stato di Israele con il sostegno politico e militare dell'imperialismo statunitense ed europeo. L'imperialismo russo mantiene accordi con Israele, accordi che permettono ad esempio a Israele di attaccare il territorio siriano ogni settimana senza alcuna opposizione da parte delle basi militari russe nel Paese.
L'imperialismo cinese mantiene tutti gli accordi commerciali e diplomatici con Israele e continua a premere per la fine del blocco del traffico marittimo nel Mar Rosso da parte degli Houthi yemeniti, che sono l'unica forza araba a mostrare effettiva solidarietà con i palestinesi.
Nella regione, i regimi di Egitto, Giordania e Arabia Saudita hanno collaborato direttamente con l'imperialismo statunitense, così come l'Autorità Nazionale Palestinese guidata da Mahmoud Abbas mantiene una cooperazione di sicurezza con lo Stato di Israele.

 

Intervento militare a sostegno dei palestinesi!

Le principali forze del cosiddetto asse della resistenza - il regime iraniano e gli Hezbollah libanesi - hanno dichiarato il loro sostegno ai palestinesi, ma i loro leader, l'ayatollah Khamenei e Hassan Nasrallah, hanno affermato che non metteranno in atto attacchi militari contro Israele in solidarietà con i palestinesi. Risponderanno solo se i loro Paesi, Iran e Libano, saranno attaccati da Israele, come tra l’altro è già successo. Dobbiamo rivendicare che l'Iran, il Libano e gli altri Paesi arabi dichiarino immediatamente guerra a Israele.
La lotta per la fine del genocidio a Gaza e per una Palestina libera, dal fiume al mare, implica necessariamente la fine dello Stato di Israele. La cosiddetta soluzione a due Stati, cioè un mini-Stato palestinese accanto a Israele, legittimerà le politiche di pulizia etnica contro il popolo palestinese e manterrà le sue politiche razziste e colonialiste. Siamo a favore di una Palestina laica e democratica, dal fiume al mare, in cui il popolo palestinese possa vivere in libertà con tutti coloro che accetteranno di vivere in pace con i palestinesi.
La liberazione della Palestina dipende da una nuova intifada in tutto il suo territorio, da una nuova ondata di rivoluzioni arabe che rovescino i loro regimi dittatoriali e dalla solidarietà internazionale della classe operaia e dei giovani di tutto il mondo, compresa l'importante partecipazione degli ebrei antisionisti.

 

Pieno sostegno alle proteste studentesche e giovanili!

Vogliamo esprimere il nostro sostegno alle proteste giovanili e studentesche negli Stati Uniti e Francia, che aprono la possibilità di far rivivere le grandi mobilitazioni del passato contro la guerra del Vietnam, che hanno contribuito a sconfiggere l'imperialismo yankee. È un incoraggiamento per i giovani di tutto il mondo ad assumere un ruolo simile a fianco della resistenza palestinese. In questo senso, chiediamo in particolare alla classe operaia e ai giovani dei Paesi arabi di organizzarsi indipendentemente dai loro regimi per promuovere la solidarietà con i palestinesi, come sta accadendo in Giordania con grandi mobilitazioni davanti all'ambasciata israeliana.
L'imperialismo russo critica il ruolo dell'imperialismo statunitense nel genocidio israeliano in Palestina. Ma, oltre a mantenere gli accordi con Israele, ha invaso l'Ucraina per imporre i propri interessi economici e politici. Vogliamo esprimere il nostro sostegno alla resistenza dei lavoratori ucraini nella guerra di liberazione nazionale contro l'invasione e l'occupazione da parte dell'imperialismo russo, senza che questo implichi alcun sostegno al governo neoliberale di Zelensky, alla Nato o all'ipocrita imperialismo occidentale.
La gigantesca mobilitazione di studenti e insegnanti in Argentina contro il governo di ultradestra di Milei può essere l’inizio di uno scontro di massa contro i governi di ultradestra di tutto il mondo che stanno applicando piani molto duri contro i lavoratori e i giovani. È importante ricordare che anche i governi di conciliazione di classe come quelli di Lula, Boric e Petros applicano piani neoliberisti contro le masse. In questi giorni in Brasile i dipendenti pubblici federali sono in sciopero contro l'adeguamento fiscale di Lula.

 

Unire le mobilitazioni contro il capitalismo!

È essenziale unificare le lotte dei lavoratori con tutte le lotte contro l'oppressione delle donne, dei neri, delle persone lgbt+ e degli indigeni. Ci sono segni di crescente barbarie ai danni dei settori oppressi in tutto il mondo, ma anche la resistenza e le lotte stanno crescendo in modo significativo.
Il capitalismo minaccia l'umanità distruggendo non solo le condizioni di vita dei lavoratori e dei giovani, ma anche l'ambiente. All'inizio di quest'anno, il riscaldamento globale ha superato 1,5 gradi, il massimo della storia, infrangendo i limiti annunciati dagli istituti di difesa ambientale. Questo dimostra l'ipocrisia dei governi imperialisti di tutto il mondo con gli «accordi globali» che non cambiano nulla: cercano solo di mostrare una via d'uscita per l'ambiente all'interno del capitalismo. Questo non accadrà. Solo una rivoluzione socialista può salvare i lavoratori dalla fame e dalla miseria. Solo una rivoluzione socialista può salvare il pianeta dalla barbarie ambientale.
Siamo certi che ogni vittoria della resistenza palestinese e ucraina, ogni vittoria delle lotte operaie e democratiche in tutto il mondo, apriranno la strada alla fine del capitalismo e alla costruzione di Paesi socialisti basati sulla democrazia dei lavoratori, che nulla avranno a che vedere con le dittature capitaliste che esistono in Russia, Cina, Corea del Nord, Venezuela, Cuba e Nicaragua.

 

Viva il Primo maggio!

Vittoria per la Resistenza palestinese e ucraina!

Proletari di tutti i Paesi, unitevi!

 

 

 

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