Di fronte all'ipocrisia dell'UE
organizziamo la solidarietà con i rifugiati!
dichiarazione delle sezioni europee della Lit-Quarta Internazionale
L'Europa
è solamente uno degli scenari della peggiore crisi umanitaria del
pianeta in più di 60 anni. Secondo l'Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR/UNHCR) il 2015 sarà l'anno con
il maggior numero di rifugiati nella storia, 60 milioni di persone
che fuggono dalle guerre coloniali intraprese dall'imperialismo
nordamericano ed europeo, o dalla fame e dalla miseria che risultano
dallo sfruttamento e dall'oppressione del capitalismo imperialista.
Le
scene di barbarie cui assistiamo sul suolo europeo contro i
rifugiati, per mano dei governi della UE, non differiscono
minimamente da ciò che questi governi fanno nei Paesi da dove queste
persone provengono. Non per questo, sono meno scandalose.
I
fatti che hanno luogo in Ungheria, Grecia, Austria e Italia, con
migliaia di madri che, fuggendo dalla polizia, attraversano con i
loro bambini i muri di filo spinato costruiti dai governi; l'immagine
del piccolo Aylan, il bambino siriano trovato senza vita sulla costa
turca; la “giornalista” ungherese che prende codardamente a calci
un uomo con il figlio in braccio, oltre ad essere tra gli eventi più
brutali di questo fenomeno, sono la continuazione dell'atteggiamento
della Merkel, quando in un programma televisivo ha avuto a dire senza
mezzi termini a una ragazza palestinese, “torna al tuo Paese”.
Questo è il vero volto dell'Unione Europea imperialista.
In
contrasto con tutto questo, nascono massicce manifestazioni di
solidarietà in diversi Paesi. Manifestazioni di solidarietà nate
spontaneamente, nonostante i governi europei, e che indicano la via
da seguire. I governi hanno dovuto reagire di fronte all'iniziativa
popolare. Migliaia di famiglie aprono le loro case; altrettante
donano denaro, cibo e vestiti. Assemblee, raduni e manifestazioni si
stanno organizzando in diverse città non solo d'Europa ma di tutto
il mondo e lo scorso 12 settembre migliaia di persone hanno
partecipato a manifestazioni in tutto il mondo.
Una
piccola parte di questa catastrofe raggiunge l'Europa. Dall'inizio
dell'anno, 137.000 persone hanno attraversato il Mediterraneo. In più
di 50.000 lo hanno attraversato passando dalla Turchia alla Grecia,
di questi 30.000 sono siriani che fuggono dalle bombe e dalle armi
chimiche utilizzate da Bashar al-Assad, dallo Stato Islamico e dai
Paesi imperialisti che bombardano la regione, tutti nemici delle
masse popolari.
L'UE umilia i rifugiati e l'estrema destra se ne avvantaggia
Le
potenze imperialiste europee (Germania, Francia e Inghilterra)
utilizzano l'UE come un estensione delle loro frontiere, per impedire
e controllare l'afflusso di persone verso i loro Paesi. Utilizzano la
scusa della lotta al terrorismo dell'IS per ostacolare ulteriormente
l'ingresso dei rifugiati in Europa. In Ungheria, la registrazione dei
nuovi arrivati è sempre più lenta e le persone sono marchiate con
numeri sulla pelle, come faceva il regime nazista con i suoi
prigionieri.
Vale
la pena ricordare che quando cominciò l'ondata di barconi nel
Mediterraneo, i ministri degli esteri proponevano di bombardarli
sulle coste della Libia, per “salvare questa povera gente dalle
mafie”. A seguito della reazione popolare hanno cambiato posizione
di fronte alla stampa. Un atteggiamento totalmente contrario a quello
che continuano a mettere in pratica: incrementare la repressione per
“organizzare” l'ingresso. Separati come bestiame, quelli che
hanno una professione che interessa ai governi possono sopravvivere e
“le eccedenze” possono essere rispedite ai propri Paesi
Diversi
sindaci hanno detto che accettano solo cristiani. La Danimarca ha
pubblicato annunci su quattro giornali libanesi informando che le
condizioni per ottenere l'asilo nel Paese sono più rigide. Ha
inoltre annunciato la chiusura di strade e ferrovie a causa della
“crisi umanitaria”. Nello Stato spagnolo sono legali i rimpatri a
“caldo”. In definitiva, l'Europa costruisce muri e aumenta la
repressione
L'estrema
destra europea approfitta della situazione per radicalizzare le sue
posizioni xenofobe contro gli immigrati. In Germania si sono
verificati oltre 200 attacchi a centri di accoglienza. Un uomo ha
urinato su un bambino siriano in strada. L'estrema destra europea ha
legami con i regimi politici. In Germania la formazione PEGIDA,
Alternativa per la Germania (AfD) e l'NPD agiscono impunemente e
addirittura sono finanziati da grandi politici, imprenditori e
giudici. In Italia, la Lega Nord approfitta della sofferenza umana
per rafforzare la sua propaganda xenofoba e Grillo dà il suo
sostegno all'estremista di destra primo ministro ungherese, il
costruttore dei muri di filo spinato.
Gli Stati Uniti e l'UE sono responsabili della crisi attuale
I
leader dell'UE proclamano discorsi come se non avessero niente a che
vedere con questa situazione. Parlano di catastrofi e guerre come se
si trattasse di fenomeni naturali, non causati dalla politica. Questa
è pura ipocrisia. L'UE e gli USA esercitano un dominio politico,
economico e militare sugli altri Paesi del globo. Impongono politiche
neoliberiste, mantengono relazioni commerciali con i dittatori,
vendono loro armi e utilizzano le bombe quando gli conviene. La
passata dominazione coloniale si è convertita nell'odierna
dominazione economica e militare. L'imperialismo è il vero
responsabile delle catastrofi umanitarie.
Nel
frattempo, il genocida Assad imperversa. Il dittatore siriano,
sostenuto direttamente da Russia e Iran, lodato da Chavez come
“umanista” e fino ad oggi sostenuto dal governo di Maduro,
continua ad uccidere impunemente il suo popolo con barili esplosivi e
armi chimiche. Non risparmia alcuno sforzo per rimanere al potere e
non si fa remore di continuare a sterminare la sua gente, poiché
conta sul sostegno velato dell'UE e degli USA, che nel mentre armano
l'ISIS, impongono l'embargo sulle armi alle organizzazioni che
combattono realmente il regime.
Coloro
i quali disconoscono il carattere imperialista dell'UE e dei suoi
stessi Stati, vacillano nel rispondere all'ipocrisia dell'UE, quando
non intraprendono il percorso della capitolazione. Dalla critica
formale all'UE fino al suffragare con il voto le sue leggi razziste
(il caso di Rifondazione e SEL in Italia) e il supporto alla
costruzione dei CPT precursori dei CIE (Centri d'Identificazione ed
Espulsione). Tutto ciò è accompagnato da dichiarazioni sulle
“misure di controllo” delle frontiere.
In
risposta a Rajoy, il quale ha detto che “in Spagna, bastiamo quelli
che siamo”, Barcellona e Madrid sono state dichiarate “città
rifugio” dalle rispettive sindache. Affinché sia effettiva la
misura di “città rifugio” e non resti un semplice annuncio per
la stampa, non si può sperare nella “buona volontà” del PP e
delle istituzioni dello Stato che impiegano sei anni nell'accogliere
una semplice richiesta di asilo. Nel frattempo, le famiglie sono
costrette a vivere per strada. Senza contestare le pessime condizioni
imposte dallo Stato spagnolo per accogliere i rifugiati, le misure
resteranno semplici “annunci”.
Diritti a tutti i rifugiati
L'UE
afferma che riceverà approssimativamente 160.000 rifugiati
quest'anno. Per impedire l'ingresso delle persone si violano le
stesse leggi e trattati internazionali. È sufficiente che si
rispetti la Convenzione sui Rifugiati del 1951, che garantisce
il diritto inalienabile di rifugio a chiunque lo richieda. Obbiettano
che questo numero totalmente insignificante si deve alla mancanza di
risorse, ma quando si è trattato di soccorrere le banche fallite per
parassitismo, le risorse abbondavano. La verità è che le risorse
non mancano: ci sono 11 milioni di case vuote in UE, ci sono
infrastrutture per ospitare molte più persone; e se tutto questo
fosse insufficiente, la BCE deve provvedere a quello che è
necessario. Ma la misura più umanitaria che si può prendere al
giorno d'oggi è il non pagare i debiti pubblici ad un manciata di
banchieri. Li sono le risorse.
La
stessa UE che rinnega e maltratta i rifugiati è quella che impone
alla Grecia piano di fame e saccheggio, la stessa indignazione con
cui ripudiamo la politica dell'UE verso i rifugiati e condanniamo il
diktat imperialista alla Grecia, deve allo stesso modo incrementare
la nostra lotta contro ciascuno dei governi nei nostri Paesi che
continua le sue misure di attacco alla classe lavoratrice. Che la
nostra indignazione si converta in lotta!
- Tutta la solidarietà con i rifugiati!
- Facciamo appello a rafforzare le azioni e le manifestazioni per esigere dall'UE un trattamento degno per i rifugiati!
- No alle quote minime! Asilo immediato per tutti i richiedenti alle frontiere!
- Diritti alla salute,all'istruzione e al lavoro per i rifugiati!
- Espropriazione delle case vuote in mano alle banche e agli speculatori!
- La Banca Centrale Europea disponga le risorse per un'accoglienza degna!
- Fine dell'agenzia delle frontiere Frontex! Abbasso la repressione!
- Solidarietà di classe tra lavoratori nativi e stranieri contro i governi dell'austerità!
Lega Internazionale dei Lavoratori - Quarta Internazionale
Corriente Roja - Stato spagnolo
Movimento Alternativa Socialista – Portogallo
Partito di Alternativa Comunista – Italia
Ligue Communiste des Travailleurs – Belgio
International Socialist League – Inghilterra
(Traduzione dallo spagnolo di Giovanni “Ivan” Alberotanza)






















