31 ottobre 2013:
a Bari scende in piazza l'unione dei lavoratori in lotta!
Michele Rizzi – Coordinatore Pdac Puglia
La
tenace combattività dei lavoratori dell'Om carrelli, supportati ormai da due
anni da Alternativa Comunista, ha portato all'organizzazione di una bella,
partecipata e combattiva manifestazione per le vie di Bari la sera di
giovedì 31 ottobre.
Il capoluogo pugliese è stato invaso da circa 500
avanguardie operaie di lotta. C’erano, infatti, rappresentanti dei lavoratori
di Natuzzi, llva, Bridgestone, Poste Italiane, Telecom, Graziano trasmissioni,
Skf, Ecoleather, unite a collettivi studenteschi e universitari che hanno
deciso di aderire e solidarizzare con la lotta dei lavoratori dell'Om carrelli.
Riprendiamoci le fabbriche!
Le
parole d'ordine sono state: "Riprendiamoci le fabbriche, riprendiamoci il
futuro" e "Uniamo le lotte dei lavoratori". E' necessario,
infatti, lavorare per unire le lotte dei lavoratori, che sono quasi sempre
frammentate e isolate, per cominciare ad indirizzarle verso una direzione di
marcia conflittuale e antipadronale.
Alternativa comunista, assieme al Coordinamento delle
lotte “No Austerity Puglia” e a collettivi universitari come “Atenei in
rivolta” e “Rivoltiamo la precarietà”, ha supportato la manifestazione dei
lavoratori Om, offrendo un apporto organizzativo come sta facendo, da tempo,
anche all'interno del presidio Om, in questi mesi di lotta.
L'unione
delle lotte delle fabbriche più rappresentative in Puglia è importante anche in
ottica di rivendicazione della gestione operaia delle stesse, attraverso
l'esproprio senza indennizzo.
I burocrati sindacali in casa, gli operai in piazza e alla lotta!
Il
corteo, che ha attraversato tutto il centro cittadino di Bari, si è poi
concluso in Piazza Prefettura dove si è tenuta un'assemblea all'aperto durante la
quale sono intervenuti tutti i rappresentanti operai delle aziende che hanno
aderito alla manifestazione, convergendo sulla necessità di unire le lotte.
Si è
trattato della prima manifestazione per il diritto al lavoro (dopo 30 anni)
totalmente organizzata dagli operai (i burocrati dei sindacati
confederali non hanno aderito, preferendo starsene in casa)
Alternativa
comunista, unico partito che fin dall’inizio fa parte del Presidio di lotta Om
e di diverse altre lotte citate, continuerà la sua attività per unificare le
lotte operaie, contro i licenziamenti, contro le delocalizzazioni, contro le
multinazionali, contro i capitalisti d’ogni dove, per riprenderci le fabbriche!






















