Gli attacchi di Erdogan contro i rivoluzionari
Movimento Red – Turchia *
Riportiamo un comunicato dei nostri compagni turchi, che stanno subendo attacchi e persecuzioni dal governo di Erdogan.
L'atmosfera politica dopo
il tentativo di golpe in Turchia del 15 luglio ha provato che era corretta la
previsione secondo cui l'Akp avrebbe tentato di strumentalizzare la situazione
per rafforzare il proprio potere. Il governo non prende di mira solo i membri
dell'organizzazione, una volta sua alleata, di Fetullah Gulen, ma attacca anche
il movimento curdo e chiunque gli sia vicino. Solo nel Sindacato dei lavoratori
dell'educazione e della scienza (Egitim-Sen), diretto dalla sinistra, più di 10
mila maestri sono stati licenziati sulla base delle leggi dello stato di
emergenza. Gli attacchi non si limiteranno ai sindacati; anche le università e
le organizzazioni politiche si aspettano attacchi, dato che questi si estendono
in maniera prevedibile.
Parallelamente al processo
di restrizione in tutti i settori della democrazia borghese, il governo
continua a prendere di mira i rivoluzionari. La polizia ha attaccato i membri
del Movimento Giugno mentre distribuivano libelli in difesa della laicità. I
nostri alleati ed amici del Movimento Giugno, compreso il dirigente di Htkp,
Erkan Bas, ed il presidente provinciale dell'Odp, Deniz Demirdögen, insieme con
altre 15 persone, sono stati arrestati e sottoposti a tortura. Sono stati
tenuti rinchiusi per due giorni dalla polizia, senza alcuna ragione.
In tutto questo, il gruppo
hacker di sinistra chiamato “RedHack” ha cominciato a pubblicare importanti
documenti dalla casella mail personale di Berat Albayrak, che è funzionario al
Dipartimento di Energia del governo. Il nuovo sito del Movimento Red,
Redaktif.com, è stato chiuso dal governo perché divulghiamo quelle notizie. È
stato anche emesso un'ordine di detenzione a carico di una nota figura pubblica
del Movimento Red, Hakan Gülseven. Nessuno degli accusati ha connessioni con
RedHack; si tratta di figure riconosciute dall'opinione pubblica come
rivoluzionari, e la vicenda è stata affrontata dal governo come operazione
terroristica. Gli avvocati in quel frangente non sono riusciti ad entrare a
contatto con gli accusati né con gli archivi del processo, a causa di pressioni
politiche. Quando finalmente sono riusciti a parlare coi loro avvocati, i
detenuti li hanno informati delle torture che avevano subito durante la
detenzione. Cresce la possibilità che l'Akp utilizzi questo caso come un'arma
contro ogni opposizione.
L'atmosfera politica che si
sta creando in seguito al tentativo di golpe, con l'Akp che esprime il proprio
potere politico in maniera sempre più reazionaria ed oppressiva, indica un
percorso che può portare verso una radicalizazzazione delle masse. Difatti, al
di là della politica economica e delle misure neoliberali, finalizzate a fare
felici i mercati, questi qui stanno arrivando al limite. Inoltre, la battaglia
col Pkk nel nord del Kurdistan e l'intervento in Siria a causa delle
rivendicazioni sul Rojava mostrano che le politiche sulla Siria mirano ad
allargare la guerra, il che accrescerà i problemi del governo. Le relazioni con
le potenze imperialiste si rafforzano.
Di fronte a questa
situazione, il Movimento Giugno sta cercando di costruire un fronte ampio, senza
compromettere i suoi programmi e le sue politiche, che possa organizzarsi
contro l'oppressione crescente.
(dal sito della Lit-Quarta Internazionale: www.litci.org. Traduzione in italiano di Mauro Buccheri)






















